AGEVOLAZIONI

contributi e incentivi per le imprese

- Settembre 2011 -

 

 

Programma pluriennale di intervento per le attività produttive

E' stato approvato lo scorso 22 giugno dalla Giunta Regionale del Piemonte il "Programma pluriennale di intervento per le attività produttive 2011-2015".

Tale Programma costituisce, insieme al Piano triennale della ricerca in corso di elaborazione, lo strumento di attuazione del "Piano per la competitività 2011/2015" approvato dalla Giunta Regionale nel novembre del 2010.

 

Obiettivi

Il Programma può contare su una dotazione di 338 milioni di euro, da spendere nell'arco del quinquennio 2011-2015, e ha come obiettivo il rafforzamento del sistema economico piemontese attraverso una serie di interventi diretti a sostenere la ricerca, l'innovazione, l'aggregazione e la crescita dimensionale delle imprese, l'internazionalizzazione.

Le misure serviranno anche a supportare interventi di riconversione e di rilancio di unità produttive in crisi o a rischio di chiusura, a rafforzare imprese sane ma deboli patrimonialmente, a facilitare l'accesso al credito delle piccole e medie imprese.

 

Misura dell’agevolazione

Entro la fine dell'anno dovrebbero essere attivate le seguenti misure:

§                     misura per stimolare l'aggregazione tra imprese (dotazione 20 milioni di euro)

§                     misura piattaforme tecnologiche (80 milioni di euro).

All'inizio del 2012 altri 20 milioni di euro saranno destinati al Fondo per la patrimonializzazione delle imprese con l'intento di rafforzare la struttura finanziaria e patrimoniale di imprese che, pur fondamentalmente sane e con buone potenzialità di crescita, hanno difficoltà a reperire sul mercato risorse per finanziare i propri piani di sviluppo.

Il programma ha infine assegnato 50 milioni di euro alla misura che agevola i contratti di insediamento, 50 milioni all'intervento di supporto dei Poli di innovazione, 50 milioni alla misura per agevolare i processi di innovazione nelle PMI.

Sarà nostra cura tenerVi costantemente aggiornati sull'attivazione degli strumenti e sulla relativa possibilità di industrializzazione anche in abbinamento ai servizi offerti dagli altri settori.

 

Procedura e tempi

L'attivazione del Programma si concretizzerà già nel corrente mese con l'apertura del Fondo per l'acquisizione di aziende in crisi, di unità produttive chiuse o a rischio di chiusura (le risorse stanziate sulla misura ammontano a 20,8 milioni di euro e saranno utilizzate per agevolare le imprese - Pmi o grandi - che intendono rilevare aziende in crisi conclamata e si impegnano nel contempo a mantenere o a ripristinare almeno una parte dei livelli occupazionali presenti nelle unità produttive acquisite).

Entro ottobre è prevista la partenza del Fondo di reindustrializzazione (10 milioni di euro) destinato all'acquisto di asset patrimoniali di imprese che intendano ridimensionare la propria capacità produttiva, concentrandosi in settori ritenuti più performanti. L'immobile acquisito dal fondo verrà riutilizzato per consentire l'insediamento di nuove imprese, preferibilmente operanti in settori innovativi, e i proventi derivanti dalle cessioni potranno ricostituire il Fondo.

 

 

Azioni positive per le pari opportunità nel lavoro

E’ stato pubblicato sulla G.U. del 2 agosto il Programma Obiettivo 2011 che apre annualmente i bandi per progetti a favore dell'incremento e della qualificazione dell'occupazione femminile, per il superamento delle disparità salariali e nei percorsi di carriera, per la creazione, lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili, per la creazione di progetti integrati di rete. La scadenza il 30 novembre 2011.

 

Obiettivi

Con il fine di incidere sui fattori che creano condizioni di disparità di genere nel lavoro, il Programma Obiettivo invita i datori di lavoro pubblici e privati, le cooperative e i loro consorzi,i centri di formazione professionale accreditati, le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali, le associazioni a formulare progetti di azioni positive a favore dell'inserimento, la permanenza, il consolidamento e l'avanzamento professionale delle donne.

Le azioni sono previste su cinque obiettivi specifici:

1. Promuovere la presenza delle donne negli ambiti dirigenziali e gestionali, al proprio interno, sia attraverso specifici percorsi formativi, volti all'acquisizione di competenze di vertice e/o di responsabilità, ma anche per l'attuazione di buone e nuove prassi a favore di un concreto inserimento nelle strutture esecutive entro i termini di conclusione del progetto. Vincolante per gli organismi di carattere elettivo un piano di inserimento che individui interventi mirati ad aumentare la rappresentanza di genere (quali, ad esempio,l'introduzione di quote rosa).

2. Modificare l'organizzazione del lavoro, del sistema di valutazione delle prestazioni e del sistema premiante Aziendale attraverso la sperimentazione di nuove prassi per favorire la conciliazione e attuare azioni integrate.

Le azioni debbono produrre effetti misurabili e documentabili nella rimozione delle discriminazioni di genere anche attraverso il superamento del differenziale retributivo tra donne e uomini, nella progressione delle carriere femminili, nell’attuazione di azioni finalizzate al raggiungimento di un'equa e paritaria distribuzione degli incarichi, nell’adozione di strumenti di valutazione nei sistemi organizzativi aziendali per misurare i livelli di attuazione di politiche di pari opportunità.

3. Sostenere iniziative che favoriscano la crescita professionale, implementino percorsi formativi qualificanti e migliorino le competenze e l'occupabilità. Sono previste tre linee d’intervento per:

a. lavoratrici con contratti di lavoro non a tempo indeterminato in particolare giovani neolaureate e neodiplomate. Le azioni proposte dovranno mirare a stabilizzare la situazione occupazionale, in una percentuale

non inferiore al 50% delle destinatarie dell'azione.

b. disoccupate, inattive, in cassa integrazione e/o in mobilità, con particolare attenzione a quelle di età

maggiore di 45 anni. Il progetto può essere proposto da aziende, o per conto di aziende, o da quanti intendano

effettivamente attuare iniziative mirate all'inserimento e/o reinserimento lavorativo di almeno il 50% delle destinatarie di questo specifico target attraverso azioni di formazione, orientamento e accompagnamento.

c. agevolare l'inserimento e/o il reinserimento lavorativo di donne attraverso azioni di formazione, di qualificazione/riqualificazione, orientamento e accompagnamento finalizzate all'acquisizione di competenze per la creazione di imprese da costituirsi entro i termini di chiusura del progetto.

4. Consolidare una o più imprese a titolarità e/o prevalenza femminile nella compagine societaria attraverso:

• studi di fattibilità per lo sviluppo di nuovi prodotti, servizi e mercati anche in settori emergenti come la Green Economy;

• azioni di supervisione, supporto e accompagnamento secondo la tecnica del mentoring imprenditori/imprenditrici che accompagnano altre imprenditrici), e con supporto all'accesso al credito;

• counselling alla gestione di impresa;

• formazione, mirata all'attività che si intende svolgere, altamente professionalizzante rivolta alla titolare o alla compagine societaria;

• iniziative tra più imprese femminili per la definizione e la promozione dei propri prodotti/servizi anche attraverso la fruizione in comune di servizi di supporto; la creazione e la promozione di marchi; la creazione di sistemi consorziati di distribuzione e promozione nel mercato.

Qualora il destinatario delle azioni non coincida con il proponente è necessaria lettera di adesione al progetto sottoscritta in originale dal rappresentante legale della/delle aziende coinvolte.

5. Promuovere la qualità della vita personale e professionale, anche per le lavoratrici migranti, con azioni di sistema integrate che tengano conto delle indicazioni delle strategie comunitarie, a partire dalla rimozione dei pregiudizi culturali, attraverso la rimozione degli stereotipi, in un'ottica di pari opportunità, che producano effetti concreti sul territorio (incidendo anche sui tempi delle città).

Le azioni dovranno essere concordate e attuate da almeno tre realtà comprese tra: associazioni di genere, organizzazioni sindacali, organizzazioni datoriali, enti pubblici, associazioni di migranti, ordini professionali.

 

Misura dell’agevolazione

La durata massima dei progetti non potrà essere superiore a ventiquattro mesi. Tenuto conto delle risorse a disposizione e per poter soddisfare un maggior numero di proposte è previsto un tetto massimo di finanziamento per progetto di € 120.000,00.

Il Programma Obiettivo è approvato annualmente dal Comitato nazionale per l'attuazione dei principi di parità di trattamento ed uguaglianza di opportunità tra lavoratori e lavoratrici secondo quanto previsto dal "Codice delle pari opportunita' tra uomo e donna, a norma dell'art. 6 della legge 28 novembre 2005, n. 246" e s.m.i.

 

 

bonus per assumere giovani genitori

L’INPS, con circolare n. 115 del 5.09.11, ha comunicato che, in attuazione del D. del Ministero della Gioventù del 19.11.10 (pubblicato sulla G.U. del 27.12.10), è stata istituita la “Banca dati per l’occupazione dei giovani genitori”.

 

Obiettivi

Tale banca è finalizzata a consentire l’erogazione di un incentivo di € 5.000 a favore delle imprese (cooperative comprese) che provvedono ad assumere a tempo indeterminato le persone ivi iscritte alla banca dati stessa.

Preliminarmente occorre che i giovani genitori (coloro che non hanno ancora compiuto i 36 anni) disoccupati regolarmente iscritti al Centro per l’Impiego (ex collocamento) oppure occupati a tempo determinato o in somministrazione o intermittenti o a lavoro ripartito o con contratto di inserimento o a collaborazione si iscrivino online a detta banca. Per l’iscrizione occorre il PIN; se non si è ancora in possesso del PIN lo stesso va richiesto o attraverso il sito www.inps.it o contattando il numero verde 803164.

 

Misura dell’agevolazione

Le imprese che assumeranno a tempo indeterminato, anche a part-time, lavoratori con attestato di iscrizione non scaduto a detta Banca avranno diritto ad un bonus (fino ad esaurimento dei fondi), di € 5.000 per lavoratore, scalabile dai contributi dovuti all’INPS. Mensilmente potrà essere scalato un importo pari allo stipendio corrisposto al giovane genitore. Ogni azienda potrà beneficiare del bonus per un massimo di 5 lavoratori (che possono essere maschi e/o femmine).

 

Procedura e tempi

Presentato la domanda si otterrà un attestato di iscrizione con la data di scadenza (compimento del 36esimo anno di età o, se precedente, raggiungimento della maggiore età dei figli).

 

 

Realizzazione di edifici a “energia quasi zero”

La Regione Piemonte, con la delibera della giunta regionale n. 41-2373 del 22/07/2011 agevola le persone fisiche, i soggetti pubblici e gli enti o organismi pubblici o privati senza scopo di lucro, nella realizzazione di edifici “a energia quasi zero”, come definiti dal bando.

 

Obiettivi

La realizzazione di edifici “a energia quasi zero”, come definiti dal bando da parte di persone fisiche, i soggetti pubblici e gli enti o organismi pubblici o privati senza scopo di lucro.

 

Misura dell’agevolazione

La dotazione iniziale è pari a 2.195.428,32 euro e l’agevolazione è costituita da un contributo a fondo perduto, nella misura massima del 25 % dei costi ammissibili, IVA inclusa, ad eccezione dei casi di soggetti per i quali la stessa rappresenta un costo detraibile. Sono ammissibili esclusivamente i seguenti costi, purchè strettamente riferibili alle opere necessarie al conseguimento delle elevate prestazioni energetiche richieste dal bando:

a) spese tecniche per progettazione, direzione lavori, collaudo e certificazione dell’edificio (nei limiti dell’importo massimo del

15% delle spese ammissibili);

b) fornitura e posa in opera dei materiali e dei componenti necessari a realizzare:

• l’involucro edilizio a elevate prestazioni che delimita il volume climatizzato;

• l’impiantistica innovativa a servizio dell’edificio.

 

Procedura e tempi

Le domande devono essere inviate via Internet, a partire dalle ore 10:00 del 15 settembre 2011.

 

 

www.studioansaldi.eu

 

Studio Ansaldi srl – corso piave 4, Alba (CN)